Tutti gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Oggi domenica,una domenica ancora sola senza i miei cari,Valerio e mio marito,quanto ne sento la mancanza! qunte giornate ancora sola mi rimangono,non vedo il momento di andarmene,così finirà questa solitudine,scusate sono più malinconica del solito si avvicina il 22
Denuncia della madre di Valerio
da Repubblica
di Laura Mari
Roma - Dopo due anni di lavori di ristrutturazione e appena tre mesi di attività, la palestra popolare intitolata alla memoria di Valerio Verbano rischia di chiudere. A denunciarlo è Carla Verbano, madre 84enne del giovane studente antifascista che il 22 febbraio del 1980 venne ucciso a colpi di pistola, nella sua casa di via Monte Bianco, da alcuni militanti dei Nar.
«Alcuni ragazzi dei centri sociali del IV Municipio – racconta Carla Verbano – nel 2005 hanno occupato un vecchio rudere in via delle Isole Curzolane, al Tufello, per trasformarlo in una palestra popolare aperta al quartiere, un luogo intitolato alla memoria di Valerio e che fungesse da punto di raccolta per i giovani della zona». Un traguardo che i ragazzi dell’Horus Okkupato, il centro sociale di piazza Sempione che ha lanciato l’idea della nascita della palestra, hanno raggiunto lo scorso 22 febbraio, quando la struttura è stata inaugurata a conclusione di un corteo antifascista.
«Ora però- denuncia Carla Verbano- l’Ater non intende concederci un regolare affitto se prima non provvediamo a saldare una mora di 144mila euro, equivalenti al mancato pagamento dell’affitto degli ultimi due anni, calcolato per una cifra pari a seimila euro al mese». Una somma che ovviamente i ragazzi del IV Municipio (che hanno già speso 40mila euro per i lavori di ristrutturazione) non sono in grado di sostenere e che rischia di far sfumare il sogno della palestra popolare. «Per questo motivo – fa sapere Carla Verbano- ho scritto una lettera al presidente dell’Ater Petrucci, ai presidenti di Regione e Provincia, Marrazzo e Zingaretti, e al sindaco Alemanno affinché intervengano per sbloccare una situazione che, per un apparente intoppo burocratico, ha nuovamente impedito l’assegnazione dello stabile in una maniera che ritengo offensiva e scorretta». Opinione condivisa anche dai portavoce dell’Horus Okkupato, secondo cui «le istituzioni hanno il dovere di mobilitarsi per evitare che una realtà così importante, sia dal punto di vista simbolico che sociale, scompaia dal territorio cittadino. Motivo per cui nelle prossime settimane verranno organizzati sit-in e manifestazioni di protesta».
E dopo aver invitato il sindaco Alemanno a visitare la palestra popolare «per rendersi conto dell’enorme sacrificio fatto dai ragazzi del quartiere per trasformare un vecchio rudere in una splendida palestra popolare e constatare così che non tutte le occupazioni degli edifici sono dannose per la città», Carla Verbano si augura che «la politica lavori per sbloccare la situazione e dimostrare che il nome di Valerio Verbano in questi anni non è stato usato solo a fini di propaganda elettorale».
Visto il numero sempre più grande di messaggi sul vecchio post che è causa di rallentamento del Blog, ecco un nuovo spazio!
La pacificazione della destra, tra svastiche ed elezioni
10 / 2 / 2010
Leggendo i giornali di oggi abbiamo capito che il sindaco Alemanno ha le idee un po’ confuse. Ieri sera, in un impeto (non richiesto) di “pacificazione”, ha proposto l’intitolazione di una via a Valerio Verbano. Peccato che la strada già esiste, si trova nel parco delle Valli, inaugurata qualche anno fa da Veltroni.
Carla Verbano, la mamma di Valerio, sorvolando sulla gaffe imbarazzante, ha chiesto invece al sindaco di utilizzare il suo ruolo istituzionale e la sua storia politica per riaprire il processo e individuare i responsabili dell’omicidio.
A distanza di poche ore, nella notte, i soliti coraggiosi con la muffa in testa e il coltello in tasca hanno imbrattato i murales, nel quartiere Tufello, accanto alla Palestra popolare dedicata proprio a Valerio.
La cosa interessante è che, pochi metri dalle scritte, sono stati attacchinati i manifesti di Casa Italia Colle Verde, una delle sedi dei fascisti di Casa Pound, formazione che sostiene ufficialmente la candidatura alle elezioni regionali del vice coordinatore del Pdl di Roma, Luca Malcotti.
Una provocazione grave che segnala ancora una volta in maniera esplicita la connessione politica tra fascisti e destra di governo, non solo nella nostra città ma anche nella coalizione che sostiene la candidatura di Renata Polverini.
Inutile dire che questi episodi non ci fanno paura, anzi ci danno più forza nella costruzione dei percorsi culturali, sociali e politici che mantengono viva la storia antifascista di Valerio.
Tra pochi giorni partiranno le tante iniziative previste per il trentennale dell’assassinio, tra cui, il 18 febbraio la presentazione del libro di Carla Verbano, il 20 il corteo e il concerto a piazza Sempione, il 22 l’assemblea al liceo Archimede e il presidio in via Monte Bianco.
Ancora una volta sarà un’occasione collettiva di difesa della memoria, di lotta e di festa, aperta alla città che non si arrende allo stato di cose presenti.
Guai a chi ci tocca. Valerio vive!
Horus Project - Palestra Popolare Valerio Verbano - Astra19
18 FEBBRAIO 2010 PALESTRA POPOLARE VALERIO VERBANO e ASTRA 19 Presentazione del libro scritto da Carla Verbano con Alessandro Capponi alle ore 17,00 ASTRA 19 in via Capraia
20 FEBBRAIO 2010 CORTEO alle ore 16,00 CONCERTO: 99 POSSE . ASSALTI FRONTALI . COLLE DER FOMENTO . RANCORE . EMPATIA VENEFICA22 FEBBRAIO 2010 UN FIORE PER VALERIO appuntamento alle ore 16,00 in via Monte Bianco
“Sono tanti i motivi per i quali, dopo trent’anni, non ho smesso di cercare il colpevole. E tra tanti, ce n’è uno che è proprio una tortura. Quando questo ragazzo è comparso davanti ai miei occhi, non aveva il passamontagna. Potrei ancora identificarlo”.Carla Verbano
Trent’anni fa veniva ucciso nella sua casa Valerio Verbano, davanti gli occhi della madre Carla, per mano dei fascisti dei Nar.
Valerio era uno studente del liceo Archimede, attivo nelle campagne di contro-informazione che denunciavano i legami tra settori dello stato, eversione nera e poteri forti.
Un anniversario dal forte valore simbolico che, ancora una volta, vogliamo vivere come occasione collettiva di difesa della memoria storica, battaglia di verità e giustizia. Ma anche come occasione di lotta e di movimento.
Non è un caso che negli ultimi anni si sono moltiplicati i progetti culturali, sociali e sportivi dedicati a Valerio, per fare della memoria uno strumento di trasformazione radicale del presente.
Ricordare oggi Valerio, significa lottare per una società più libera, contro la paura e l’egoismo, per nuovi diritti di cittadinanza, contro un modello sociale fondato ancora sullo sfruttamento. Strappare spazi alla speculazione, affermare il diritto alla casa, contrastare la precarietà di vita e di lavoro, aprirsi a una società meticcia e multiculturale, praticare autonomia e indipendenza.
Oggi la storia di Valerio vive nei percorsi e nei progetti avviati in questi anni nei nostri quartieri, nelle scuole e in tutta la città. Per queste ragioni abbiamo pensato a un calendario di iniziative che prova ad esprimere tutta la ricchezza di questo filo rosso della memoria.
Si parte giovedì
18 febbraio, alle 17, all’Astra 19 di via Capraia, con la presentazione del libro “Sia folgorante la fine”, scritto da Carla Verbano. Si prosegue
sabato 20, alle 16, con il corteo cittadino che partirà da via Monte Bianco, dove abitava Valerio, per poi concludersi a piazza Sempione. Qui, dalle 20, ci sarà un grande concerto, in cui si esibiranno, tra gli altri, 99 Posse, Assalti Frontali e Colle der fomento. Un luogo simbolico, nel quartiere di Valerio, che negli ultimi anni ha visto un’importante esperienza di autogestione, produzione culturale e lotta alla speculazione, rappresentata dal centro sociale Horus. Una vertenza ancora aperta, nonostante lo sgombero militare e la distruzione del novembre scorso.
Infine,
lunedì 22 febbraio, giorno dell’anniversario, ci saranno due appuntamenti: la mattina, al
liceo Archimede, un'assemblea organizzata dalle reti studentesche cittadine; il pomeriggio,
dalle 16, il presidio in via Monte Bianco: “Un fiore per Valerio”.
A distanza di trent’anni, vogliamo proseguire il percorso di Valerio, ricordare la sua passione per la libertà e per la vita.
Non per odio, ma per dignità.
Valerio vive.
Le compagne e i compagni di Valerio